
Conosci l’Ossigenoterapia come trattamento per la candida cronica?
In natura sono presenti 190 tipi di Candida, l’Albincas è quella più comune e rappresenta il 60% delle infezioni fungine.
La candida è ubiquitaria e fa parte della normale flora delle mucose della bocca, del tratto gastrointestinale e della vagina, in questi tessuti vive in equilibrio con altri microrganismi.
Si tratta di un patogeno che vive sotto due tipi di forme (dimorfismo) e questa capacità di passare da una forma all’ altra le permette di eludere il sistema immunitario per cui riesce facilmente a cronicizzare quando, sotto forma di ife, riesce a penetrare nella parete delle mucose.
Il 70% delle donne manifesta, nel corso della propria vita, un’ infezione da candida, circa il 45% ne presenta un secondo ed il 5% arriva a manifestare una forma cronica.
Alcuni fattori ne favoriscono la cronicizzazione:
- Malattie dismetaboliche come il diabete mellito
- Abitudini alimentari come una dieta ricca di zuccheri
- Abitudini di vita: abiti aderenti, tamponi vaginali, etc.
- L’ utilizzo di Antibiotici, chemioterapici, corticosteroidi
- Variazioni dello stato estrogenico: fase premestruale, menopausa, gravidanza, utilizzo della pillola
L’approccio più razionale per la diagnosi di candidiasi vulvovaginale consiste nell’associare alla valutazione di segni, sintomi e fattori predisponenti, i risultati ottenuti attraverso l’esame batterioscopico estemporaneo ed eventualmente con gli esami colturali in laboratorio.
Il sintomo principale delle candida è il prurito, più o meno intenso, di solito è precoce, a volte intermittente, può presentare recrudescenza notturne, durante la fase premestruale o dopo i rapporti sessuali.
Il grattamento provocato dal prurito aggrava le lesioni con formazione di erosioni, ragadi fino ad arrivare a vere e proprie ulcerazioni.
Oggi vogliamo illustrare una TERAPIA INNOVATIVA per il trattamento della candida cronica basata sull’utilizzo di OSSIGENO e ACIDO IALURONICO: un manipolo monouso viene inserito in vagina e attraverso di esso si eroga dell’ ossigeno ad alta concentrazione il cui flusso è calibrato per ottimizzarne l’ assorbimento sulla mucosa. Questo meccanismo permette una riattivazione dei fibroblasti cosi da avere una “nuova mucosa”.
Il miglioramento del prurito è del 94% a 3 MESI e stabilizzata all’ 84% a 6 MESI.

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Candiani M. et Al. 2016. European Review for Medical e Farmacological Sciences.
Ciavattini A. et Al. 2018 European Review for Medical e Farmacological Sciences.