Ossigenoterapia e Lichen Scleroatrofico

Ossigenoterapia e Lichen Scleroatrofico

L’ossigenoterapia ha effetti positivi sul trattamento del lichen scleroatrofico nell’84% dei casi trattati; aumentando la disponibilità di ossigeno nei tessuti se ne favorisce la rigenerazione sostituendo così il collagene danneggiato ed anelastico con quello nuovo. In aggiunta promuove la produzione di Vascular Endotelial Grow Factor, un fattore che stimola la formazione di nuovi vasi che ovviamente ossigena meglio il tessuto innescando cosi un circolo virtuoso.
L’ossigeno si è dimostrato una terapia efficace in molte patologie infiammatorie come la psoriasi, le dermatosi e l’acne.

Cerchiamo di capire però cos’è il lichen scleroatrofico.

ll lichen sclerosus vulvare è una patologia epiteliale cronica, progressiva, infiammatoria, non neoplastica. Colpisce le aree genitali labiale, perineale e perianale e si manifesta come un’area a chiazze, sottile, luccicante, di colore bianco avorio. Nel 20% dei pazienti sono coinvolte altre aree come la parte superiore del tronco, le ascelle, i glutei e l’interno della coscia.
L’esame obiettivo può rivelare una vulva dolente, luminosa e rossa nei casi iniziali. In alcuni casi possono essere presenti anche bolle emorragiche, che possono essere confuse con altre malattie ulcerative vulvari. Con il tempo, la vulva diventa pallida con alterazioni atrofiche che portano alla perdita delle piccole labbra, l’incappucciamento del clitoride, la riduzione dell’introito vaginale e aderenze della forchetta.
Il coinvolgimento perianale può portare alla classica forma a “figura di otto” della lesione.
Il sintomo principale della patologia è il prurito ed è quello che bisogna gestire per evitare che il grattamento cronico peggiori le lesioni.
L’eziologia del lichen scleroso rimane sconosciuta, ma sono stati studiati diversi meccanismi per questa malattia non contagiosa.
Gli studi suggeriscono un’origine multifattoriale per quanto riguarda l’eziologia, compreso un background genetico, autoimmune, ormonale, locale ed infettivo.

Sebbene l’esatta prevalenza del lichen non sia nota, il tasso istologicamente provato è di circa 1,7%.
Il 54% di queste donne era in post menopausa (età media 52,6 anni).
La prevalenza è probabilmente sottostimata poiché un terzo dei casi è asintomatico.
La presentazione è bimodale: nelle ragazze in età prepuberale (età media: 7,6 anni) e l’altra nelle donne in peri e post menopausa (età media: 52,6 anni).
Tuttavia, molti casi si presentano anche durante gli anni riproduttivi. In menopausa si manifesta in una donna su 30.

Non essendo conosciuta la causa, le terapie al momento sono sintomatiche e consistono in terapie mediche (corticosteroidi, emolienti, immunomodulanti, retionidi, etc.) e fisiche (Laser CO2 frazionato, -yag laser, fototerapia) ed infine iniettive con acido ialuronico o sostanze rigenerative (gel piastrinico). L’ossigenoterapia è una nuova opportunità terapeutica per una patologia cronica.

1. Etiology, Clinical Features, and Diagnosis of Vulvar Lichen Sclerosus: A Scoping Review Nilanchali Singh and Prafull Ghatage Obstetrics and Gynecology International Vol. 2020
2. Lichen sclerosus: treatment with oxygen therapy and hialuronic acid. Pelviperineologia Volume 40 – N.3 Settembre 2021 E.Bertozzi, F. Garoia (Università degli Studi di Parma)
3. Vulvar Lichen Sclerosus from Pathophysiology to Therapeutic Approaches: Evidence and Prospects Biomedicines. Luglio 2021 – M. Corazza, N. Schettini, P. Zedde and A. Borghi

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