Tampone Vaginale

Il tampone vaginale si effettua nella donna posta in posizione ginecologica, inserendo uno speculum in modo da evitare le contaminazioni del tampone da parte della cute che riveste il perineo e così da poter prelevare le secrezioni direttamente dai fornici vaginali. Il tampone vaginale è il principale strumento per la diagnosi delle malattie sessualmente trasmesse: identificare il patogeno responsabile dell’infezione permette di prescrivere una terapia specifica in modo da limitare le recidive. Nelle 24 ore precedenti al prelievo si consiglia di non avere rapporti sessuali, di evitare lavande vaginali ed inserimento di ovuli. Il prelievo va fatto ad almeno 7-10 giorni dalla sospensione di terapie antibiotiche o antimicotiche. Non può essere eseguito durante il ciclo mestruale. Il tampone vaginale viene effettuato anche durante la gravidanza qualora si abbia il sospetto di infezioni batteriche e/o micotiche e alla 35 esima settimana di gestazione per la ricerca dello Streptococco beta emolitico che va trattato prima del parto. Il batterio va ricercato anche a livello rettale ed urinario.