VACCINAZIONE PAPILLOMAVIRUS (HPV) tra prevenzione e sicurezza

VACCINAZIONE PAPILLOMAVIRUS (HPV) tra prevenzione e sicurezza

L’ infezione da HPV si trasmette prevalentemente tramite rapporti sessuali, si stima per questo che il 50% delle giovani donne venga in contatto con il virus entro i primi 3 anni dall’ inizio dell’ attività sessuale.

Partendo da questo dato viene consigliato di vaccinare le giovani donne tra gli 11 ed i 12 anni, età in cui è possibile attivare una risposta immunitaria protettiva contro il virus prima che le ragazze vi vengano in contatto.

I vaccini attualmente a disposizione purtroppo coprono solamente per alcuni tipi di virus HPV e servizi-ginecologianon immunizzano verso altre infezioni.

Si ipotizza che vaccinando le ragazze di 12 anni si arriverà  a prevenire un 27% delle lesioni di alto grado (Studio FUTURE II).

In Europa sono disponibili in commercio 3 tipologie di vaccino per l’ HPV ( Papillomavirus umano ):

  1. Gardasil/Silgard, protegge da 4 tipi di HPV (tipi 6,11,16 e 18 ). Questo vaccino e’ stato autorizzato dal Settembre 2006 ed approvato per la somministrazione sia nelle donne che negli uomini per prevenire l’insorgenza di lesioni precancerose della cervice e dell’ area ano-genitale.
  2. Gardasil 9, simile al Gardasil 4 protegge però da 9 tipi di HPV ( 6,11,16 ,18, 31, 33, 45, 52 e 58 ) autorizzato  nel Giugno 2015.
  3. Cervarix, autorizzato dal Settembre 2007, è attivo contro i tipi 16 e 18 del virus.

In seguito all’ approvazione e alla messa in commercio di questi vaccini, numerosi paesi del mondo hanno avviato delle campagne di vaccinazione che hanno raggiunto circa 72 milioni di persone e ci si aspetta che il loro uso preverrà molti casi di cancro della cervice ed altri tipi di tumori  causati da HPV (testa-collo, retto, pene).

Come per gli altri farmaci registrati la sicurezza di questi vaccini è monitorata dal PRAC (Pharmacovigilance Risk Assessment Committee).

L’Agenzia Europea dei Medicinali ha iniziato una revisione dei vaccini HPV per definire alcuni  aspetti del loro profilo di sicurezza.  La revisione non mette in discussione i benefici della  vaccinazione e soprattutto che questi superino di gran lunga i rischi.

“La revisione corrente considererà i dati disponibili, con particolare attenzione alle rare segnalazioni di due condizioni: sindrome da dolore regionale complesso (CRPS, una condizione di dolore cronico agli arti) e la sindrome da tachicardia posturale ortostatica (POTS, una condizione in cui la frequenza cardiaca aumenta in maniera anomala dopo che ci si siede o ci si alza, causando sintomi come vertigini e svenimento, oltre a mal di testa, dolore al torace e debolezza).

Queste condizioni sono state segnalate in giovani donne che hanno ricevuto un vaccino HPV.

Sono state già precedentemente esaminate durante il monitoraggio di routine di sicurezza dal PRAC ma non è stata stabilita una relazione causale tra esse ed i vaccini.

Entrambe le condizioni possono verificarsi in individui non vaccinati ed è considerato importante analizzare ulteriormente se il numero dei casi riportato con vaccini HPV è maggiore di quanto atteso.

Nelle sue revisioni il PRAC considererà le conoscenze scientifiche più aggiornate, compresa ogni ricerca che può aiutare a chiarire la frequenza di CRPS and POTS in seguito a vaccinazione o identificare ogni relazione causale.

Basandosi su questa revisione il Comitato deciderà se raccomandare delle modifiche alle informazioni del prodotto per informare meglio i pazienti ed i medici.

Mentre la revisione è in corso non ci saranno modifiche nelle raccomandazioni per l’uso del vaccino.” ( Comunicazione EMA sui vaccini per papillomavirus umano (HPV) – 13/07/2015)

La vaccinazione che oggi viene offerta alle giovani future donne ha l’ obiettivo di proteggere le singole ragazze ma anche di ottenere un’ ampia copertura,  maggiore di quella ottenuta attualmente con lo screening.

In tal modo sarà possibile prevenire una parte notevole di tumori in quelle donne non aderenti ai programmi di screening.

 

 

 

 

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