Vaccino covid-19 in gravidanza

Vaccino covid-19 in gravidanza

La campagna vaccinale per il Covid-19 è ormai iniziata ma le donne in gravidanza hanno ancora forti dubbi sul fatto di sottoporvisi oppure no.
Cercheremo di capire cosa dicono in merito le più importanti società scientifiche.
I vaccini attualmente approvati in Italia dall’Agenzia Italiana del Farmaco sono due: uno viene raccomandato sopra i 16 anni in due dosi a distanza di 3 settimane l’una dall’altra, la sua efficacia è del 95% e la copertura si ha dopo una settimana dalla seconda dose; l’altro viene raccomandato sopra i 18 anni in due dosi a distanza di 4 settimane l’una dall’altra, la sua efficacia è leggermente più alta del 95% e la copertura si ha dopo due settimane dalla seconda dose.

Entrambi i vaccini contengono un mRNA che non penetra nel nucleo delle cellule (per cui non ne modifica il DNA) ma viene letto così da permettere la produzione di una proteina che viene riconosciuta dell’organismo come estranea stimolando una risposta del sistema immunitario, che sarà in grado di riconoscere ed eliminare il virus in caso di infezione.

L’m-RNA una volta letto viene degradato dalle cellule stesse.
Il vaccino ha pochi effetti collaterali (dolore nel sito di inoculazione, stanchezza, mal di testa e, a volte, febbre) e non ci sono controindicazioni per la somministrazione in fasce di popolazione più deboli come anziani ed immunodepressi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha dato controindicazioni all’utilizzo del vaccino covid-19 in gravidanza ma non lo ha neppure raccomandato. Tutte le società scientifiche più importanti (OMS, La Food and Draug Administration, il Centers for Desease Control and Prevention, l’America College of Obstetricians and Gynecologist, l’AOGOI, l’Istituto superiore di Sanità, l’AIFA, etc ) sono concordi nello stabilire che la vaccinazione è indicata nelle donne in gravidanza che sono ad alto rischio di contagio ( tasso di diffusione della comunità in cui vive e tipologia di lavoro) e/o che presentano delle patologie (asma, obesità, diabete, ipertensione) per cui le complicanze dell’infezione da Covid-19 sarebbero più pericolose per la donna ed il bambino del vaccino.

Il tasso di rischio va valutato con i medici di riferimento per ogni paziente. Al momento non
abbiamo studi su donne in gravidanza ma solamente su cavie animali, sulle quali il vaccino risulta innocuo. Qualora si resti incinta durante il programma vaccinale non è comunque consigliata l’interruzione di gravidanza ma si consiglia di posporre la seconda dose vaccinale. In allattamento non vi sono controindicazioni visto la tipologia del vaccino ma, anche in questo caso, non vi è una raccomandazione specifica.

Italian Obstetric Surveillance System (ItOSS) – Istituto Superiore di Sanità

 

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