Cos’è l’ovaio policistico – PCOS

Cos’è l’ovaio policistico – PCOS

La sindrome dell’ovaio policistico è una delle alterazioni ormonali più frequenti tra le giovani donne con una prevalenza dell’ 8%-13%, in base alle popolazioni analizzate.

La disfunzione presenta vari tipi di effetti: fisici, psicologici, sulla fertilità ed impatta comunque sulla vita delle pazienti affette.

La PCOS ha una forte predisposizione genetica ma l’eziologia è ancora sconosciuta.

Le donne affette da questa patologia possono presentare una sintomatologia diversificata e di varia intensità che può presentarsi subito dopo la prima mestruazione oppure nel corso degli anni.

In base al Consensus dell’ European Society of Human Reproduction and Embriology (ESHRE) sono stati definiti I cosiddetti criteri di Rotterdam:

  1. Oligo-anovulazione responsabile di un ciclo mestruale molto lungo >ai 35 gg, oppure alla mancanza di mestruazione nei casi più gravi.
  2. Segni clinici o biochimidi di iperandrogenismo: peluria, acne, alopecia, aumento degli ormoni maschili nel sangue.
  3. Ovaio policistico diagnosticato ecograficamente in base a parametri specifici e non causato dal altre patologie (iperplasia surrenalica, malattia di Cushing, insulino-resistenza, tumori secernenti androgeni). Le ovaie si presentano aumentate di volume, con un elevato numero di follicoli antrali ed un ispessimento della capsula periferica dell’ organo.

Quando sono presenti almeno due di questi criteri è possibile fare una diagnosi di sindrome dell’ ovaio policistico.

In base ai criteri di Rotterdam sono stati individuati 4 fenotipi delle ragazze con PCOS:

  1. NEL FENOTIPO A le donne presentano l’ intera sintomatologia con disturbi della mestruazione, acne, aumento di peso, peluria eccessiva sul corpo e aspetti ecografici di ovaio policistico. Si tratta della forma più grave e con la maggior predisposizione a complicanze future.
  2. NEL FENOTIPO B sono presenti disturbi del ciclo ed iperandrogenismo per cui non è indispensabile la presenza di alterazioni ecografiche per fare diagnosi di PCOS.
  3. NEL FENOTIPO C i cicli sono ovulatori e regolari ma sono presenti segni di iperandrogenismo (con livelli ematici intermedi degli androgeni) e alterazioni ecografiche dell’ovaio.
  4. NEL FENOTIPO D sono presenti disturbi del ciclo mestruale ed alterazioni ecografiche ma non segni biochimici o fisici di iperandrogenismo; questa è la classe che ha rischi minori di sindrome metabolica.

La pcos va diagnosticata e trattata in tempo utile per ridurre al minimo le conseguenze che le alterazioni ormonali possono portare con se sul lungo periodo:

Infertilità, diabete gestazionale, obesità, ipertensione arteriosa, dislipidemia, aterosclerosi, iperplasia endometriale, ansia e depressione.

Nel prossimo articolo cercheremo di capire come si può diagnosticare una sindrome dell’ ovaio policistico.

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