Una parte consistente di donne in menopausa di età compresa tra i 40 ed i 64 anni manifesta importanti sintomi vasomotori, più comunemente conosciuti come vampate di calore. La terapia, al momento, più efficace per controllare questi sintomi è la terapia ormonale sostitutiva (HRT), la quale però ha una serie di limiti nell’applicazione legata alle eventuali controindicazioni: pazienti con rischi trombotici, pazienti con tumori, fumatrici.
In alternativa all’HRT abbiamo alcune terapie non ormonali che utilizzano farmaci neurolettici come gli inibitori del reuptake della serotonina (SSRIs) e della noradrenalina (SNRI) oppure il gabapentin, i quali possono però dare spiacevoli effetti collaterali che riducono la compliance delle pazienti: sonnolenza, riduzione della concentrazione, secchezza delle fauci, nausea, riduzione del desiderio sessuale.
Alcune donne scelgono di ricorrere a terapie cognitivo-comportamentali, all’ipnosi a fitoterapici o alla terapia tradizionale cinese ma da qualche mese abbiamo nuovo farmaco con un meccanismo d’azione non ormonale è stato approvato dall’AIFA per il trattamento delle vampate di calore e delle sudorazioni notturne.
Il principio attivo del farmaco è il fezolinetant, un antagonista selettivo del recettore della neurochinina 3 (NK3). Durante la menopausa, la diminuzione degli estrogeni provoca uno squilibrio nella regolazione della temperatura corporea. Questo farmaco agisce direttamente su tali meccanismi, bloccando i recettori NK3 e riducendo l’attività dei neuroni responsabili della percezione del calore e della vasodilatazione, contribuendo a moderare i sintomi come le vampate di calore.
Secondo studi clinici, fezolinetant ha mostrato un’efficacia significativa nella riduzione della frequenza e della gravità dei VMS nelle donne post-menopausali. Nello studio “MOONLIGHT I” condotto in Asia, le donne trattate con fezolinetant hanno riportato una riduzione significativa della frequenza delle vampate di calore rispetto al gruppo placebo. Il farmaco viene somministrato per via orale una volta al giorno indipendentemente dai pasti. Le pazienti hanno riferito una diminuzione significativa della frequenza e dell’intensità delle vampate di calore già nelle prime 4 settimane.
Non tutte le donne in menopausa sono candidate per l’assunzione del fezolinetant. Il farmaco non è indicato in caso di gravidanza o allattamento, e non dovrebbe essere utilizzato in presenza di determinate condizioni mediche, come malattie epatiche gravi. È fondamentale discutere la propria storia medica con il ginecologo prima di iniziare il trattamento.
Il Fezolinetant offre comunque una valida opzione per le donne in menopausa che soffrono di sintomi vasomotori moderati o gravi, soprattutto per coloro che preferiscono un’alternativa non ormonale alle terapie tradizionali.