Vaccini in gravidanza?
Domanda molto frequente in questo periodo di
permanente dibattito sull’ appropriatezza della vaccinazione. Quali fare in gravidanza? Quali sono controindicati?
Il Ministero della Salute in una circolare del 7 Agosto 2018 ha chiarito un po’ le idee di tutti per proteggere la donna ed il bambino durante il periodo di gestazione.
In previsione di una gravidanza è importante che le donne siano protette contro il MORBILLO, la PAROTITE, la ROSOLIA e la VARICELLA visto il rischio che queste infezioni possono rappresentare per il bimbo, soprattutto se l’ infezione si sviluppa durante prime settimane. Questo tipo di vaccin
azioni sono controindicate in gravidanza per cui è importante che la donna aspetti almeno un mese per il concepimento dopo la somministrazione del vaccino MPR.
Ma allora quale vaccino si può fare in gravidanza?
Secondo la circolare è raccomandato il vaccino per la DIFTERITE, il TETANO, la PERTOSSE e l’ INFLUENZA. Ogni vaccino di questo gruppo va ripetuto per singola gravidanza.
Il momento raccomandato per la vaccinazione per la pertosseè intorno alla 28a settimana di gravidanza, quindi il terzo trimestre, in modo da permettere al corpo materno di produrre una quantità di anticorpi sufficienti al passaggio attraverso la placenta e quindi la copertura al bambino.
Il vaccino per l’ INFLUENZA è raccomandato all’ inizio della stagione epidemica durante il secondo-terzo trimestre di gestazione.
In corso di gravidanza sono assolutamente sconsigliati i vaccini MPR, per la varicella e comunque tutti quelli contenenti virus vivi attenuati
La circolare sottolinea che l’ esposizione accidentale alle vaccinazioni nel primo trimestre non rappresenta un’ indicazione all’ interruzione volontaria di gravidanza.
Quando una donna non sia immune è importante che sia vaccinata nel periodo immediatamente successivo al parto in reparto oppure presso un centro vaccinale.
La vaccinazione per l’ HPV non ( VACCINAZIONE PAPILLOMAVIRUS (HPV) tra prevenzione e sicurezza )è attualmente consigliata in gravidanza visto che non esistono studi prospettici che testino l’ impiego del vaccino su donne incinte.
