Atrofia vaginale

Atrofia vaginale

L’atrofia vaginale, più comunemente conosciuta come secchezza vaginale, è una condizione molto diffusa che consiste in un assottigliamento dei tessuti che rivestono la vagina e la vulva. L’assottigliamento è dovuto ad uno squilibrio ormonale che impedisce la corretta stimolazione delle mucose, a questo si aggiunge una riduzione delle secrezioni di muco lubrificante.
In menopausa questo squilibrio si verifica in maniera più o meno accentuata in tutte lo donne a causa della ridotta produzione di estrogeni ma esistono anche altre condizioni
che possono causare secchezza vaginale:

1- L’assunzione di estro-progestinici (es. pillola)
2- La gravidanza
3- L’allattamento

La sintomatologia della secchezza vaginale può essere accentuata da condizioni particolari:

1- Interventi chirurgici con asportazione in pre menopausa di utero ed ovaie
2- Radioterapia-Chemioterapia per tumori degli organi genitali
3- Fumo
4- Utilizzo di antidepressivi
5- La Sindrome di Syogren (patologia autoimmune in cui vi è una ridotta lubrificazione delle cavità corporee ( bocca, occhi, VAGINA).

L’assottigliamento delle mucose e la riduzione di muco possono alterare le condizioni dell’ambiente vaginale facilitando uno sbilanciamento delle varie popolazioni batteriche con conseguente tendenza a sviluppare più facilmente vaginiti e cistiti ricorrenti che peggiorano la sintomatologia.
In menopausa circa il 50% delle donne a 3 anni dall’ultima mestruazione inizia ad avvertire i primi sintomi:

1- Bruciori
2- Prurito
3- Perdite ematiche
4- Urgenze urinaria
5- Dolori durante i rapporti sessuali
6- Modificazioni anatomiche della vulva

Come risolvere?

Le problematiche legate all’atrofia non si limitano o risolvono autonomamente ma possono aumentare nel tempo se trascurate per questo è importante ai primi sintomi intervenire. Le metodologie che possiamo utilizzare sono molteplici, dai lubrificanti a terapie ormonali sostitutive locali, sistemiche o combinate.
Fortunatamente negli ultimi anni sono state sviluppate anche metodologie fisiche che posso essere applicate in donne che presentano controindicazioni alla terapia ormonale o che non vogliano assumerla: la terapia laser rigenerativa è uno di questi sistemi (MonnalisaTouch L’Aquila). Il calore generato dal laser stimola, con un minimo disconfort, la rigenerazione tissutale e dopo circa tre applicazioni i miglioramenti sono evidenti.

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