Come si diagnosticano le disfunzioni sessuali?

Come si diagnosticano le disfunzioni sessuali?

La diagnosi di disfunzioni sessuali necessita di una valutazione accurata e multidisciplinare.
Il medico deve valutare se sono presenti alterazioni anatomiche o funzionali dell’apparato genitale, se sono presenti malattie sessualmente trasmesse o infezioni di altro genere che vanno trattate.
Un elemento importante è capire se vi sono patologie sistemiche come l’endometriosi, la fibromialgia, malattie reumatiche, diabete ed altre malattie che possono incidere sulle varie fasi della risposta sessuale.
In diverse situazioni ci sarà necessità anche di effettuare degli esami del sangue. L’utilizzo di alcuni farmaci, in particolare ansiolitici, antidepressivi, antiacidi può condizionare la sessualità.

Lo psicoterapeuta deve altresì valutare la storia personale: le relazioni dell’infanzia, i tratti della personalità, la presenza di ansia o depressione, il livello di autostima, le precedenti esperienze sessuali, la relazione con il partner, l’ambiente in cui la persona vive (famigliare, lavorativo, sociale).

In alcuni tipi di disfunzioni sessuali è fondamentale anche la valutazione di un riabilitatore del pavimento pelvico che possa valutare il grado di contrattura della muscolatura del bacino, in alcuni casi corresponsabile del dolore avvertito durante i rapporti.

Un elemento fondamentale in qualunque forma di diagnosi è la valutazione del partner, quando è presente, poiché una disfunzione sessuale risulta comunque un problema della coppia. I partner possono essere valutati insieme o separatamente in base alla necessità.
Quando ci troviamo di fronte una coppia, nella parte diagnostica iniziale, è fondamentale riuscire a capire quanto entrambi siano motivati a risolvere il problema poiché se uno dei due partner ostacola il processo terapeutico quest’ultimo sicuramente non sarà ottimale.

Un passo importante nella diagnosi è caratterizzare in maniera puntuale il sintomo principale: definirne le caratteristiche, i tempi di insorgenza, le modalità di evoluzione così da poterlo inquadrare e poter definire di cosa si tratta nello specifico. Una volta fatto questo è possibile iniziare una terapia.

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