Cause di poliabortività

Cause di poliabortività

L’aborto spontaneo viene definito come l’interruzione della gravidanza prima delle 24 settimane di gestazione e parliamo di poliabortività quando si verificano 3 o più aborti spontanei nel primo trimestre o 2 o più aborti nel secondo trimestre.
L’aborto è la complicanza più frequente della gravidanza, riguarda infatti l’8-15% di tutte quelle diagnosticate e l’80% si verifica entro le 12 settimane.
Le cause della poliabortività sono ancora poco chiare, si tratta di una problematica multifattoriale ma nel 50 % dei casi resta ancora misconosciuta.
La letteratura ha comunque individuato una serie di stati patologici che possono predisporre la donna ad un aumentato rischio di aborto.

1. AUMENTATA RESISTENZA ALL’INSULINA: si tratta di una condizione spesso misconosciuta e subclinca in cui i tessuti periferici non riconoscono la molecola dell’insulina e ne richiedono un’ulteriore produzione nonostante ne sia presente una quantità già alta. Questa condizione può comportare un aumentata produzione di androgeni da parte dell’ovaio e di omocisteina, una molecola che può alterare le pareti dei vasi dell’endometrio creando problematiche circolatorie nell’impianto dell’ embrione.

2. DIABETE: il diabete può diventare un problema se il livelli della glicemia non sono ben controllati poiché si instaura una condizione di iperinsulinemia. Qualora la glicemia è ben controllata il rischio è ridottissimo.

3. SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO: in questa patologia possiamo avere un iperinsulimia con resistenza periferica alla stessa e questo può comportare, per i motivi spiegati sopra, un aumento del rischio di aborto.

4. OBESITÀ: viene considerato un fattore di rischio poiché, anche in questo caso, possiamo avere un aumento della resistenza all’insulina ed un aumento degli androgeni la cui aumentata concetrazione può alterare la preparazione dell’endometrio e renderlo meno adatto all’annidamento dell’embrione o al suo sviluppo.

5. DEFICIT DI PROGESTERONE NELLA FASE POST OVULATORIA: Il progesterone è un ormone fondamentale per la stimolazione dell’endometrio e l’attecchimento dell’ embrione. In alcune condizioni come la sindrome dell’ovaio policicstico, nell’iperprolattinemia o altre condizioni che aumentano l’LH, il progesterone può non essere prodotto a sufficienza.

6. IPOTIROIDISMO: Una ridotta funzionalità della tiroide è associata ad aborti ricorrenti, come anche si pensa che anticorpi antitiroide circolanti possano favorire l’aborto anche se l’esatto meccanismo non è conosciuto, si pensa possa dipendere da un’attivazione eccessiva del sistema immunitario.

7. FUMO DI SIGARETTA: Il fumo riduce i livelli di progesterone facilitando l’aborto.

8. ETA’ MATERNA.

9. ANOMALIE CROMOSOMICHE: Le anomalie cromosomiche sono associate alla maggior parte degli aborti spontanei e sono il 5% delle cause predisponenti.

10. SETTI UTERINI: Le anomali di forma dell’utero possono predisporre ad un maggior rischio di aborto. In particolare i setti uterini, avendo una minore vascolarizzazione, possono causare più facilmente aborti ricorrenti quando gli embrioni si impiantano sullo stesso a causa di una placentazione alterata.

11. TROMBOFILIE: Le trombofilie sono una vasta famiglia di patologie in cui alcuni fattori implicati nella coagulazione sono alterati e favoriscono la chiusura di piccoli vasi della placenta impedendo al sangue di passare per nutrire l’embrione. Le più frequenti sono quelle del fattore II, fattore V, fattore VIII, antitrombina III, anticorpi antifosfolipidi, Lac.

12. CELIACHIA: La celiachia aumenta il rischio di aborti ricorrenti. Il perché succeda ciò non è stato ancora nemmeno chiarito ma si è visto che il rischio si riduce se si elimina il glutine dalla dieta.

Riferimenti:
www.istat.it.
www.rcog.org.
www.pubmed.it.
www.fondazioneserono.it.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *