Mi vaccino in gravidanza?

Mi vaccino in gravidanza?

In questo momento in cui è stato dato ampio spazio alla fase vaccinale c’è una categoria di donne confusa perché non trova chiare indicazioni su se, quando e come sottoporsi a vaccinazione per il covid. In assenza di dati osservazionali sufficientemente lunghi alcuni paesi stanno limitando la somministrazione a categorie a rischio considerate più fragili ma il dibattito, a livello nazionale ed internazionale è ancora molto acceso.

Quest’ ampia categoria è composta da: donne in gravidanza, donne in allattamento, donne che cercano una gravidanza e possiamo provare a dare qualche indicazione utilizzando un documento ufficiale che Il 5 Maggio la Società Italiana di Ginecologia ed Ostetricia Ospedaliera (AOGOI) in accordo con la Federazione Italiana di Ginecologia ed Ostetricia (FIGO), l’Associazione dei Ginecologi Universitari (AGUI) e l’ Associazione dei Ginecologi Territoriali (AGITE) ha pubblicato ed inviato al Ministero della Salute in cui viene espresso il punto di vista dei Ginecologi sulla vaccinazione COVID in gravidanza.

I dati raccolti in questi mesi di pandemia hanno chiaramente evidenziato come l’infezione sintomatica da covid possa influire sull’andamento della gravidanza e sulla salute dei neonati.

Inoltre bisogna considerare che il maggior rischio di esposizione per i neonati si ha nella fase postnatale.

I dati raccolti nello studio “INTERCOVID Multinational Cohort Study” hanno portato alla conclusione che:
Negli Stati Uniti sono state vaccinate 90000 donne in gravidanza con i vaccini Pfizer e Moderna senza che siano stati posti dubbi sulla sicurezza della vaccinazione.
Le donne che pianificano una gravidanza, si trovano nell’immediato post-partuum o allattano non hanno limitazioni al vaccino se non quelle legate all’ età e al loro stato di salute.

Qualora una donna vaccinata scopre di essere in gravidanza non c’è indicazione ad un’interruzione volontaria, se lo scopre dopo la somministrazione della prima dose può scegliere di fare la seconda a fine gravidanza ad eccezione di persone ad alto rischio.

Queste società considerano le donne in gravidanza delle persone cui porre particolare attenzione e chiedono al ministero che vengano inserite tra le persone “fragili”, questo porterebbe alla possibilità di fornire loro il vaccino per proteggere se stesse ed i neonati.

In sintesi ogni donna deve avere la possibilità di scegliere se  accinarsi per il covid.

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