Il vaccino per l’HPV è utile?

Il vaccino per l’HPV è utile?

Il vaccino per l’HPV è utile?

Questa è la domanda più frequente che mi viene rivolta in ambulatorio riguardo l’argomento.Oggi cercheremo di capirlo conoscendo meglio il vaccino stesso.Iniziamo con lo specificare che il vaccino ci permette di prevenire un’iniezione che può evolvere nel tempo in un tumore del collo dell’utero.

A che età posso vaccinarmi?

Attualmente il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione per il papillomavirus a 11/12 anni sia nei ragazzi che nelle ragazze, ad un’età quindi in cui non si sono ancora avuti i primi rapporti sessuali. In questa fascia di età il vaccino è gratuito (ogni singola regione ha poi elaborato un proprio piano vaccinale).

Tipi di vaccino:

Il vaccino è stato autorizzato dall’Agenzia Europea del Farmaco nel 2006. Attualmente in commercio esistono tre tipi di vaccino per l’HPV; Il Cervarix per i ceppi 16 e 18; il Gardasil 4 per i ceppi 6, 11, 16 e 18. Infine il Gardasil 9 per i ceppi 6, 11, 16, 18, 31, 33, 45, 52 e 58, attualmente quello che ha la copertura vaccinale più ampia in base al numero di ceppi somministrati. Il vaccino consiste nella somministrazione di 

una proteina facente parte della struttura esterna del virus, la L1 ottenuta tramite il dna ricombinante, ed un composto di alluminio. Il tutto viene iniettato su un muscolo in due dosi a sei mesi di distanza se si hanno meno di 15 anni, in tre dosi ad uno e due mesi di distanza se si hanno più di 15 anni.

Ci sono controindicazioni?

Al momento le uniche controindicazioni riguardano le persone che hanno già infezioni attive di altro genere in corso, le persone che hanno avuto reazioni di ipersensibilità al vaccino, le persone allergiche al lattice e/o al lievito. Al momento non vi sono studi che ne garantiscano la sicurezza in gravidanza perciò se ne evita la somministrazione.

Per rispondere alla domanda sull’utilità della vaccinazione rispondo con un articolo pubblicato dal The Lancet Public Health Journal, in cui vengono riportati i risultati raggiunti dalla campagna vaccinale australiana iniziata nel 2007 e che ha raggiunto una c

opertura nel 2016 del 78,6% nelle ragazze e del 73% nei ragazzi: nelle donne tra i 18 ed i 24 anni si è passati dal 22,7% , in epoca prevaccinale alla 1,1% nel post vaccinale di tumori diagnosticati della cervice. In Italia secondo i dati ISTAT del 2018 la copertura vaccinale, al contrario, è in discesa nonostante la garatuita’ anche per i maschi dal 2017.

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