Come si curano le cisti endometriosiche?

Come si curano le cisti endometriosiche?

Il trattamento delle cisti ovariche endometriosiche è molto soggettivo e dipende dalla sintomatologia della paziente e dal suo desiderio di maternità.
Vi sono 3 alternative: attendere e controllare le cisti periodicamente, impostare una terapia medica, sottoporre la paziente ad un intervento chirurgico.
Cerchiamo di capire però cos’è l’endometriosi ovarica.
L’endometriosi è una patologia cronica che colpisce il 10% della popolazione femminile in età fertile causata dalla localizzazione al di fuori della cavità uterina di isole di endometrio.
Il problema principale dell’endometriosi è che viene stimolata dalla produzione ormonale ciclica che causa uno stato di infiammazione in corrispondenza delle localizzazioni ectopiche dell’endometrio.

Questa infiammazione è responsabile dei sintomi: dolore durante le mestruazioni, dolore durante i rapporti, dolore durante la minzione, dolore pelvico cronico.
La localizzazione più frequente dell’endometriosi è quella ovarica (30-50% dei casi) dove si
possono trovare piccole lesioni di pochi millimetri o cisti di diversi centimetri. La patologia è spesso presente su entrambe le ovaie contemporaneamente.
Le cisti ovariche vengono asportate chirurgicamente se sono eccessivamente grandi, in alternativa è possibile utilizzare una terapia medica quando è presente dolore oppure se bisogna tenere sotto controllo le cisti in attesa di un intervento chirurgico.

La terapia di scelta delle cisti endometriosiche è a base di progestinici a basso dosaggio oppure
estroprogestinici ciclici o continui: in vari studi è stata confermata una riduzione delle cisti ed un buon controllo del dolore.
In alternativa possono essere impostate anche terapie con gli analoghi del Gnrh o con il danazolo ma, visti gli effetti collaterali, si preferisce utilizzarli come seconda linea di trattamento.

La terapia medica dell’endometriosi è da considerarsi come una terapia per controllare i sintomi e l’estensione della patologia, difficilmente riesce ad eliminare le lesioni, soprattutto quando sono già grandi. Nel momento in cui viene sospesa la patologia riprende a generare infiammazione sotto lo stimolo ormonale. Vi sono delle condizioni in cui mancando la ciclicità ormonale la patologia si blocca: amenorrea, gravidanza, allattamento, menopausa.

 

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