Il reflusso è causato dalla risalita degli acidi gastrici dallo stomaco fino alla gola ed è un disturbo molto frequente in gravidanza, soprattutto nel terzo trimestre, periodo in cui ne soffrono mediamente l’ 80% delle donne. La sintomatologia si presenta prevalentemente di notte quando ci si trova in posizione sdraiata.
La sintomatologia si risolve spontaneamente dopo la nascita del bambino.
Le cause del reflusso in gravidanza sono molteplici:
- L’aumento del progesterone, un ormone che rallenta la muscolatura dell’esofago, dello stomaco e rilassa gli sfinteri, favorendo la risalita dei succhi gastrici.
- L’aumento delle dimensioni del bambino che porta il fondo uterino a comprimere lo stomaco e facilitare la spinta del cibo verso l’alto.
- Una non corretta alimentazione: caffè, carni e formaggi grassi, pomodori, peperoni, agrumi, alimenti fritti, peperoncino, spezie, cioccolato, insaccati e cibi in scatola, legumi sono difficili da digerire.
- Condizioni stressanti
Il sintomo principale del reflusso è il bruciore a livello dello stomaco ma potrebbero essere presenti anche tosse, dolore toracico, difficoltà nella deglutizione, laringite, faringite, sinusite, raucedine, erosioni ai denti, sensazione di peso.
Per cercare di controllare questo fastidioso disturbo vi sono farmaci appositi (integratori delle vitamine del gruppo B associate ad altri elementi, alginati che creano un film protettivo) oppure estratti di carciofo e finocchio ma è importante anche correggere alcune abitudini di vita:
- Dormire con la testa rialzata per favorire il deflusso dei succhi gastrici
- Frazionare l’ alimentazione in tanti piccoli pasti
- Non mettersi a dormire appena mangiato
- Non indossare vestiti che comprimono pancia e stomaco
- Utilizzare tisane di malva e camomilla
- Eliminare le sigarette
- Bere lontano dai pasti
- Magiare alimenti che favoriscono la digestione: zenzero, verdure cotte, pesce fresco, carni bianche
- Evitare bevande gassate
- Fare attività fisica
